9ª legislatura Marco DREOSTO

Il contesto attuale, non consente all'Ucraina il normale svolgimento delle proprie attività e fintantoché proseguirà la guerra, ottenere un permesso di guida internazionale rilasciato dagli organi ucraini competenti, sarà quasi impossibile per i titolari di patenti di guida ucraine. Si propone dunque che gli Stati membri riconoscano, fintanto che perdura il periodo di protezione temporanea, le decisioni di rinnovo di documenti di guida scaduti o che scadranno eventualmente adottate o da adottarsi da parte dell'Ucraina. Considerazioni analoghe valgono per i certificati di idoneità professionale (CPC) dei conducenti di autobus e di autocarri. Le circostanze della fuga dalla guerra fanno spesso sì che importanti documenti, quali le patenti di guida o i certificati di idoneità professionale, vengano smarriti o sottratti, oppure lasciati nella zona di guerra, da dove non possono essere recuperati nell'immediato. In tali casi, previa verifica, ad esempio nel registro nazionale elettronico delle patenti di guida dell'Ucraina, gli Stati membri dovrebbero essere in grado di rilasciare patenti temporanee che sostituiscano quelle originali per la durata della protezione temporanea.
Ho espresso voto a favore della procedura d'urgenza e della proposta legislativa.

Dopo aver proposto 1,2 miliardi di euro in due tranche, il 24 gennaio 2022 e dopo aver concesso una liberalizzazione temporanea del commercio, il 1° luglio, la Commissione ha proposto su richiesta del Consiglio europeo, un nuovo pacchetto di assistenza macro-finanziaria di 1 miliardo di euro in forma di prestito a lungo termine, con tasso notevolmente agevolato, come prima parte di un pacchetto di 9 miliardi di euro annunciato il 18 maggio dalla Commissione durante il lancio del programma di ricostruzione dell'Ucraina.
Ho espresso voto positivo.

Il testo affronta varie tematiche tra cui, la sicurezza alimentare e nutrizione, al centro della ripresa post-COVID-19, la costruzione della resilienza agli shock futuri e una risposta complementare dell'UE, alla politica umanitaria e di sviluppo. I conflitti, gli shock socio-economici e le catastrofi naturali, sono i principali fattori di crisi alimentare e creano fragilità, aggravata da tendenze a lungo termine, come il degrado delle risorse naturali, il cambiamento climatico e la demografia: occorre integrare il nesso umanitario-sviluppo-pace, essenziale per ridurre i rischi di crisi e gestirne gli effetti. Diversi i riferimenti alle conseguenze della guerra in Ucraina nel settore. L'obiettivo del rapporto è fornire raccomandazioni politiche generali senza discutere di crisi particolari, sebbene sia opportuno ribadire che sia le strategie nutrizionali, che le risposte alle crisi alimentari, dovrebbero sempre essere specifiche del contesto e adattate alle circostanze locali.
L'attenzione dell'UE sugli investimenti nelle donne e nei piccoli agricoltori, continua ad essere rilevante: aumentare i redditi dei piccoli proprietari e migliorare l'occupazione nelle zone rurali, è un modo efficace per combattere la povertà e sostiene la resilienza di quelle comunità. È essenziale sostenere un migliore accesso ai mercati, alle risorse produttive, alla finanza e alle assicurazioni.
Ho espresso voto positivo.