La Colombia conta oggi il maggior numero di omicidi di difensori dei diritti umani nel mondo (rapporti di Amnesty International e Front Line Defenders). Nel 2017 dei 313 difensori uccisi nel mondo, ben 212 erano latinoamericani, e di questi 92 sono stati uccisi in Colombia.
Nel report trimestrale dell’ONU sulla missione di verifica in Colombia, del 26 dicembre, si riferisce come soltanto nel settembre 2018 siano stati almeno sette gli omicidi di leader verificati, mentre 22 sono in fase di accertamento. Dalla firma degli accordi di pace ci sono poi 456 casi di omicidi, 163 dei quali già verificati dalle autorità colombiane.
Il Segretario generale ONU, Guterres, ha ribadito la preoccupazione per i continui attacchi contro i leader sociali e i difensori dei diritti umani in Colombia, nonostante gli impegni per l’attuazione degli accordi di pace presi dal presidente Ivan Duque nei suoi primi cento giorni di mandato.
La Colombia ha un serio e ripetuto problema con il rispetto dei diritti umani. Questa relazione è un’occasione persa per cercare di esercitare una reale pressione nei confronti del governo colombiano, perché non prende posizione netta su questa situazione. Per questo ho votato contro questa relazione.