Il partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP): i negoziati procedono a rilento

Analisi approfondita 20-10-2015

Le dieci tornate di negoziati sul partenariato transatlantico su commercio e investimenti (TTIP) svoltesi negli ultimi due anni hanno prodotto scarsi risultati. Da quando sono stati avviati i colloqui nel giugno 2013, accompagnati da elevate aspettative, i negoziatori hanno evitato di affrontare questioni di sostanza o problemi complessi. Gli obiettivi politici del mandato dell'UE e le finalità espresse dal Parlamento europeo nella sua recente risoluzione sul TTIP, nonché gli obiettivi formulati dal Congresso degli Stati Uniti, come specificato nella normativa Trade Promotion Authority (TPA), sono chiari: tutte le parti interessate raccomandano l'abolizione delle tariffe e l'eliminazione degli ostacoli non tariffari al fine di liberalizzare ulteriormente i mercati transatlantici e di promuovere livelli più elevati di crescita e la creazione di posti di lavoro. All'inizio di ottobre 2015, le parti negoziali hanno finalmente presentato proposte aggiornate su come eliminare le tariffe. Le parti in questione dovranno altresì sottoporre offerte riguardanti l'accesso ai mercati degli appalti pubblici e dovranno avviare le discussioni sul nuovo sistema giudiziario per la protezione degli investimenti, come proposto dal commissario al Commercio Cecilia Malmström il 16 settembre 2015. Il partenariato transpacifico (TPP), l'altro principale accordo commerciale che ha visto impegnati i negoziatori degli USA (in realtà in misura maggiore rispetto al TTIP), è stato concluso il 5 ottobre 2015. Se i negoziati concernenti il TTIP devono essere conclusi prima che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama lasci la carica, il processo dovrà essere considerevolmente accelerato, al fine di evitare un'interruzione dei negoziati e il possibile avvio di una nuova presidenza statunitense con un approccio meno favorevole al libero scambio.