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La Presidente del Parlamento europeo
EN  FR Allocuzione
03-03-2000 - Roma
 
Claude Monet, il Maestro della luce

 

Signore e Signori Ministri,
Signor Sindaco,
Signore e Signori,


Sono particolarmente lieta di poter, in occasione della mia visita ufficiale in Italia, in veste di Presidente del Parlamento europeo, visitare questa eccezionale mostra di Claude MONET che, ne sono consapevole e ne rendo omaggio ai suoi organizzatori, ha il merito di riunire un gran numero di opere di cui, non poche, sono state raramente esposte in passato perché facenti parte di collezioni private.

Questa visita suscita in me una profonda emozione per due motivi.

Il primo è di carattere personale e ve ne renderò partecipi.

É stato a Le Havre che, nel 1855, Claude MONET, allora quindicenne, è stato scoperto dal pittore Eugène BOUDIN. Dopo i suoi studi a Parigi, egli vi ritorna per cercare disperatamente il successo negatogli dall'accademismo dei critici e dei saloni, dipingendo i sereni paesaggi di Normandia ed in particolare, nel 1867, "la plage de Sainte-Adresse", contigua a quella di Le Havre.

Orbene, é per l'appunto in Sainte-Adresse, villaggio di Normandia, che ho trascorso gli anni della fanciullezza e della gioventù. Potrei quasi affermare di conoscere tutti i sassi ed i ciottoli della sua spiaggia che distava non più di 300 metri dalla nostra casa familiare. Per me, il nome di Claude MONNET e la sua pittura intrisa di luce sono intimamente legati ai ricordi personali dei paesaggi e della nostalgia di quegli anni indimenticabili. Con immenso piacere pertanto li ritrovo e li riscopro qui, sublimati dall'arte!

Il secondo motivo è evidentemente riconducibile al contributo di Claude MONNET alla rivoluzione della pittura che da secoli, per non dire da millenni, fungeva da punto di riferimento.

Non fu certo il solo ad inventare quello che, oggigiorno, chiamiamo impressionismo. Ma gli dobbiamo il nome ricavato dal suo quadro dipinto nel 1874: "Impression, soleil levant".

Soprattutto fece parte di coloro che, di fronte all'emergere della fotografia che avrebbe relativizzato l'exploit di riprodurre il reale, seppero inventare un altro sguardo dell'artista sulla natura, focalizzato sulla luce, meno dipendente dalla fedeltà al tratto, ma permeato di tanta sensibilità.

Nella sua ricerca della giustezza di un'arte rinnovata, egli stesso fu quanto mai europeo recandosi in Inghilterra presso TURNER, che ammirava tanto, ovvero in Olanda.

Pertanto, nel momento in cui noi, che esercitiamo responsabilità europee, dobbiamo ogni giorno contribuire ad inventare quella che sarà l'Europa unita di domani, vorrei che fossimo in grado, su un altro piano, di affrancarci dai dogmatismi contingenti dando prova dello stesso genio creatore che permea l'opera, tutt'altro che invecchiata da un secolo e mezzo, e che continuiamo ad ammirare, come il primo giorno, se non di più.

Grazie!
 
© European ParliamentResponsible Website : Hélène Lanvert