L'UE e la sfida dell'immigrazione: Possibili risposte alla crisi dei rifugiati

Briefing 04-09-2015

Con centinaia di migliaia di persone che intraprendono viaggi pericolosi per raggiungere le sue frontiere, l'Unione si trova ad affrontare una crisi migratoria senza precedenti. Il presente documento intende delineare le possibili risposte dinanzi a tale crisi: talune si basano sulla legislazione già in vigore, altre richiedono invece una profonda riforma del sistema attuale. Alcuni sostengono che il cosiddetto sistema di Dublino – che definisce lo Stato membro competente nei singoli casi per l'esame delle richieste di protezione internazionale – abbia sollecitato in maniera eccessiva i sistemi degli Stati membri situati alle frontiere esterne meridionali dell'UE. Allo stesso tempo, la divergenza delle norme in materia di asilo all'interno dell'Unione ha indotto un gran numero di richiedenti asilo a dirigersi verso gli Stati membri che presentano standard di accoglienza più elevati. Le soluzioni proposte si incentrano pertanto, da un lato, sull'armonizzazione delle norme nazionali in materia di asilo e, dall'altro, su una più equa distribuzione dei richiedenti asilo in tutta l'Unione. Per quanto riguarda gli attraversamenti irregolari delle frontiere, recenti documenti strategici dell'UE hanno posto l'accento sull'opportunità di contrastare il traffico di migranti mediante un'azione concertata, che includa anche operazioni militari. Inoltre, per ridurre il numero di tali attraversamenti, alle persone bisognose di protezione internazionale potrebbero essere proposti canali di ingresso legali nell'UE, come la possibilità di attivare la cosiddetta direttiva sulla protezione temporanea o il ricorso alle "ammissioni umanitarie" e ai "visti per motivi umanitari". Tuttavia, ogni ammissione supplementare comporta costi aggiuntivi per gli Stati membri. Un modo per limitare tali costi potrebbe consistere nella messa in atto di programmi di patrocinio privato per i rifugiati, come accade in Canada nell'ambito del "Refugee Sponsorship Program". Oltre a queste misure concrete da realizzare sul territorio dell'UE, altre soluzioni possono essere ottenute al di fuori dell'Europa attraverso la cooperazione con i paesi terzi, con l'obiettivo di affrontare le cause profonde della migrazione irregolare, contrastare e impedire la tratta e il traffico di migranti e mettere a punto politiche efficaci di rimpatrio, riammissione e reintegrazione per coloro che non hanno diritto alla protezione.